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La società ha un’immagine dell’autismo poco esatta e anche unilaterale. Alla base ci sono due immaginazioni: Una è sulla base del film “Rainman” – le persone autistiche non possono comunicare e parlare, non possono fare le cose di ogni giorno ma possono fare i conti meglio di ogni calcolatrice o possono riconoscere all’istante quanti fiammiferi sono sul tavolo.
L’altra immagine dell’autismo è molto vicina a una forma di autismo molte forte. Persone autistiche che non possono esprimersi, fanno movimenti stereotipati per esempio far oscillare da parte superiore del corpo. Queste persone autistiche hanno bisogno di assistenza continua.
Tutte e due le immaginazioni non sono assurte ma rare. Questo non è il caso per la maggior parte delle persone autistiche, non in questo modo né in questa misura né questa espressione. Certo ci sono autistici che non possono parlare, certo ogni autistico ha problemi più o meno forti con la comunicazione e certo ci sono autistici con interessi e abilità piuttosto straordinari. Ma talenti unici come quello aveva Rainman sono rari, più spesso si tratta eccezionali. La diversità di interessi degli autistici è limitata, ma gli autistici affrontano i propri interessi con più intensità delle altre persone. Attraverso l’esame intensivo di un argomento o una cosa gli autistici imparano di più su questo argomento di quanto è necessario per la vita di ogni giorno o di quanto le persone fanno normalmente.
Della seconda descrizione devo dire che è rappresentativa delle persone che hanno l’autismo molto forte. Si dimentica spesso che l’intensità dell’autismo è molto diversa e non è detto che ogni persona autistica ha bisogno di aiuto per tutto. Ci sono anche autistici che hanno bisogno di poco o nessun aiuto per la loro vita di ogni giorno. Quanto aiuto una persona ha bisogno di dipende dalla persona e non dalla diagnosi.
Per fare la diagnosi non è importante che cosa una persona può fare, di quanto aiuto ha bisogno o quali interessi ha questa persona. Più interessanti sono le anomalie dello sviluppo durante il periodo della prima infanzia e sucidamente, come sono la capacità di comunicazione e interazione sociale e anche l’evidenza di disturbi percettivi e la diversità degli interessi.
L’autismo è uno spettro molto ambio dal punto di vista dell’intensità e anche per le particolarità degli autistici. L’autismo colpisce l’intera persona attraverso sintomi diversi e mostra anche tanti sintomi che si contraddicono a vicenda. Per esempio, il contatto fisico: Gli autistici sono noti per declinare il contatto fisico. Ma ci sono anche autistici che letteralmente cercano il cantato fisico o lo pretendono a modo loro. Questo succede anche con le ipersensibilità riguardo alle diverse percezioni. Mentre un autistico ha problemi con la luce intermittente e questa gli fa male agli occhi, a un altro autistico piace la luce intermittente e non gli basta mai. Mentre uno non sente molto se qualcuno lo tocca un altro percepisce il contatto prima che la mano tocchi il suo corpo. In questi esempi ci sono manifestazioni e gradazioni diverse a seconda della persona autistica e della situazione in cui si trova.
Adesso ho provato a delineare che cosa è l’autismo. Forse vistate chiedendo che cosa è importante per l’autismo e come si può differenziare tra persone autistiche e persone non autistiche.
Proverò a rispondere a queste domande in un altro testo ma, intanto posso dirvi una cosa. Quello che differenzia le particolarità delle persone autistiche da quelle degli altri non è il tipo, ma la intensità e la frequenza con cui si manifestano e le necessità, le capacità e le difficoltà da cui si sviluppa un diverso modo di pensar.