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Beschreibungen zu den Veranstaltungen:
L’alterità è una benedizione solo se non sei alterità
L’lterità è una benedizione solo se non sei alterità? Come si deve intendere questo?
Non è una sciocchezza? E chi l’ha detto?
Stop, prima che escano domande di più. Inizio a rispondere a queste domande e parto
dall’ultima.
Chi ha detto questo? Molto facile, una persona normale che ha visto un pizzico di
autismo e che ha un’idea appannata sulle percezioni e sensazioni che non sono
comprensibili.
Alla domanda se questa affermazione sia una sciocchezza, rispondo con un No deciso.
Al perché questa affermazione non è una sciocchezza e come va intesa, ognuno può
rispondersi da sé. Per fare questo c’è una guida molto semplice: osserva te stesso
quando sei da solo a casa e anche quando sei con altre persone e non dimenticare di
osservare anche come le altre persone reagiscono a te. Per valutare queste
osservazioni prova a immaginare che cosa succederebbe se tu facessi qualcosa in
mondo un po’ diverso da come l’hai fatto. Ma non incolpare te stesso. Alcune cose si
possono provare in una situazione reale. Per esempio: prova a guardare negli occhi
una persona per quattro secondi invece di tre secondi senza cambiare intenzione.
Attento! Ci sono esperimenti che è meglio non provare perché potrebbero confondere
troppo una persona. In questo vale la pena fare un altro esperimento: prima pensare e
poi fare qualcosa.
Una breve storia della mia vita: Prima di avere la diagnosi – avevo 19 anni a quel
tempo – ho sempre voluto essere normale, come le altre persone. Adesso, che ho la
diagnosi da 4 anni, capisco che il desiderio di essere normale è anormale e non mi
rende come le altre persone.
Per essere normale dovrei avere il desiderio di non essere come le altre persone, di
distinguermi dal resto. Beh, mi distinguo dal resto da sempre a causa dell’autismo e di
conseguenza non può essere un obiettivo.
Qualche persona, e anch’io, hanno un grande sorriso sul volto quando sentono la
parola “normale”, E ci sono persone che chiedono beffardamente: “Che cosa è
normale?” la risposta dovrebbe essere NIENTE lo è.
Ma se non esiste qualcosa di normale come può esistere qualcosa di anormale? E
perché parliamo spesso di cose normali o cose anormali? Qualcosa diventa
problematico se non è più normale.
Cosa sono la normalità e la diversità se parliamo di persone, provo a spiegarlo nei
prossimi capitoli.
Come essere diversi se normale non esiste
Credo che a questo punto debba spiegare qualche principio e forse anche cambiare la
mia espressione. Secondo me ci sono due normalità diverse, o meglio, due situazioni
in cui si parla di normalità
La prima è facile: Chi ha mai visto una mela che vola da sola per il giardino per
qualche minuto? Spero nessuno. Per dirlo brevemente, è normale che la mela cada più
o meno verticale dall’ albero a terra. Lo stesso succede con gli altri frutti che non
hanno un paracadute e crescono sugli alberi. In generale, una cosa è normale se
succede sempre nello stesso modo e in tutto il mondo.
Più interessante è la seconda possibilità per indicare qualcosa di normale: in questo
caso parliamo delle frasi come: “è normale per lui/lei” o “è normale in questa
situazione” molto gravi sono frasi come: “è normale perché lo abbiamo fatto sempre
in questo modo!”. Ma questa frase centra meglio la questione.
Tradotto: Quello che le persone o gruppi di persone fanno sempre nello stesso modo o
le cose che succedono sempre nello stesso modo sono normali. Non è necessario che
le cose normali siano anche desiderabili. Per esempio: Ci sono persone che pensano
che sia normale avere denti brutti se si è vecchi. Un consiglio: prenditi cura dei tuoi
denti anche se sono meglio del normale per le persone che hanno la tua stessa età. Vale
lo stesso per le altre parti del corpo che normalmente danno problemi quando sei
vecchia.
La giustificazione “Questo è quello che pensiamo sempre” è un segnale affidabile di
una persona che non pensa alle cose che fa. Se questa condizione diventa un’abitudine
è importante fare una cosa che non è normale, cioè pensare alle cose che fai e perché.
In questo modo si può dire che tutte le cose che succedono regolarmente sono
normali. Ma se tutto è normale, perché ci sono cose che sono diverse o anormali? Beh,
devo dare un limite a questo. Nella maggior parte dei casi tutte le cose sono normali,
ma se una normalità disturba un’altra normalità la situazione cambia. È normale
essere rumorosi se si fa una festa purché il vicino abbia il suo riposo a letto durante la
notte – altrimenti il rumore della festa non è più normale.
Ma sei sempre un disturbo per le altre persone se vieni chiamato diverso o anormale?
No, per fortuna no. Non se vieni chiamato diverso, ma se vieni chiamato “non più
normale” devi pensare alle cose che fai e a come disturbi le altre persone.
Il fenomeno della normalità e diversità se parliamo delle persone non è esente da
contraddizioni. Come ho descritto prima la normalità può essere un termine molto
elastico per noi umani. Tante delle normalità sono scientificamente spiegabili e così
accettate come normalità. Ma che cosa è normale se è normale essere diverso? E come
si può essere diversi dagli altri se ognuno è diverso? Questo desiderio, di essere
normale, è un’illusione? E la lotta per essere normale è solo una fantasia? No, non è
una fantasia: se guardi da vicino c’è una struttura di base per il comportamento di tutte
le persone – proprio tutte le persone, se non guardi da molto vicino. Un esempio: se
sei gentile e educato con un’altra persona andrai d’accordo con lei per un lungo
periodo di tempo. Funziona per tutte le persone di questo mondo. Ma ci sono
differenze tra le regioni. Oops, come succede questo? È necessario cambiare questa
frase se si va in un altro luogo? No, ma “essere gentile e educato” è definito in modo
diverso da luogo a luogo. La stessa cosa che in un paese è una cortesia può causare
problemi in un altro paese. Le persone di una società si comportano secondo una
struttura solida, senza aver definito la struttura di base da sé. Questa struttura include
ancora più punti.
Abbiamo parlato delle persone normali, della folla che si comporta più o meno allo
stesso modo e che vorrebbe essere diverso dagli altri. A questo punto vorrei cambiare
“persone normali” a “la massa delle persone” per diversi motivi. Un motivo: penso
che sia più appropriato sulla base di quello che ho descritto prima. Un’altra causa:
ogni persona pensa di essere normale e quelli che non lo pensano non sono considerati
molto sani. Alle fine è quasi chiaro perché è possibile essere diverso: perché questa
normalità diventa estensibile e interpretabile in modi diversi.
Su questa base è ben spiegabile come funziona l’essere diverso e anormale e perché
esiste.
Questa struttura di base che ha la massa delle persone, e a cui le persone della massa
aderiscono nel comportamento, è sconosciuto o incomprensibile per le persone
anormali per qualsiasi motivo. Insomma, persone che sono diverse non possono vivere
secondo questa struttura di base come fa la massa delle persone.
Ci sono tante cause per non essere in grado di attenersi alla struttura di base. Per
esempio: nell’autismo è la percezione diversa. Altre persone sono impedite a farlo per
le loro prestazioni fisiche e mentali. Ancora, altre persone hanno problemi di salute
mentale e altre non hanno la possibilità di imparare la struttura di base perché
mancano paragoni o modelli di comportamento.
Ma per ogni persona diversa c’è una spiegazione al suo essere diversa e al perché
questa persona non appartiene alla massa delle persone.
Per rispondere alla domanda “come si può essere diversi se non esiste il normale?” si
deve contraddire l’affermazione che “non esiste il normale” e avere una definizione di
normale. Spero di aver dato una definizione abbastanza buona precedentemente in
questo testo. Questo si traduce quasi in che cosa vuole dire “essere diversi”. Così, chi
aderisce alla struttura di base è normale, e chi non aderisce alla struttura di base non è
normale, è diverso e non è parte della massa delle persone. Ci sono tante cause per
non aderire alla struttura die base, per esempio: non è possibile o non si vuole farlo.
Ma non si deve mai dimenticare che anche le cose che sono le più normali della
Normalità non sempre sono desiderabili, e in questi casi è ok essere diverso. Questo è
importante nelle situazioni che succedono a causa della sbadataggine altrui o se la
situazione causa più danno che beneficio.
Non è possibile vivere senza normalità perché la normalità ci aiuta a far fronte alla
vita di tutti i giorni. In assenza di normalità non c’è nessuna situazione senza stupidita,
pure se c’è stupidità in troppe situazioni nonostante la normalità.
Che vuol dire essere normale?
Che vuol dire essere normale? Non posso rispondere molto bene a questa domanda
dalla mia esperienza perché sono autistica. Specialmente se parliamo dell’affiliazione
alla massa delle persone. Quando pensavo alla domanda ho capito che non è molto
chiaro quali sono i vantaggi e gli svantaggi, in questo caso dipende dal punto di vista
che non si può decidere.
Tuttavia, se non si fa attenzione può succedere un pasticcio. Per esempio: è meglio
non prendere tutto alla lettera perché se lo fai è un vero pasticcio. Ma anche questo
non è sufficiente per distinguere perché gli altri, la massa delle persone, usano le
stesse parole. La situazione diventa più interessante se fai notare che è meglio non
prendere alla lettera questa affermazione. Tante persone non si capisce proprio cosa
dicono se prendiamo alla lettera le loro affermazioni.
Un esempio: in italiano ci sono due modi di dire diversi per riferirsi all’andare in
bagno per un movimento intestinale. Ma, se gli prendiamo alla lettera facciamo
qualcosa di diverso. Il primo è “andare sul trono”, ma in una casa normale non c’è un
trono. Il secondo è “andare in ufficio”, e si può spiegare così tu hai sviluppato un’idea
fantastica e c’è qualcuna che ti aiuta a fare molti soldi con questo. Se uso queste
parole nel senso comune va tutto bene, ma se le prendo alla lettera si crea un problema
con le altre persone.
Lo stesso succede se facciamo una cosa che può essere normale in una situazione
particolare, ma può essere molto imbarazzante fare la stessa cosa in una situazione in
cui le altre persone non lo fanno.
“lo conosco anch’io”, “è normale” o “tutti hanno questo problema” sono affermazioni
che non mi piacciono molto ma anch’io le uso come la massa delle persone. Stop, non
mi piacciono queste affermazioni, ma non perché non voglio essere definita normale.
Il perché è che non mi sento presa sul serio quando sento queste affermazioni, e lo so
che in quella situazione quasi nessuno mi può aiutare con il problema che ho. Essere
parte della massa delle persone non mi aiuta molto, anche se essere parte della massa
delle persone almeno in una cosa può anche essere bello.
Va bene, se sei parte della massa delle persone e la massa delle persone ha gli stessi
problemi non ci sono molti modi per risolvere questo problema. Perché? È normale. E
se qualcosa è normale non è necessario prenderlo sul serio, o meglio, non è possibile
cambiarlo. Lo accettiamo e basta.
D’altra parte, la maggior parte delle persone si capisce facilmente e non ha bisogno di
spiegare tutto. Le persone della massa possono parlare l’uno accanto all’altro e capirsi
bene. Non so come funziona, ma l’ho visto qualche volta. Due persone della massa
spanno parlando, ogni persona ha un argomento diverso, la comunicazione funziona,
ed entrambi si sentono capiti. Da outsider, l’ho visto succedere e ho pensato a cosa
stessero facendo.
Ho una tesi: In fondo, le parole che le persone dicono non sono importanti. La
comunicazione non succede con le parole ma con la telepatia visibile, vale a dire
l’espressione facciale. In breve, le parole non sono interessanti se è possibile
comunicare con la telepatia. Negli ambienti professionali la telepatia è chiamata
“espressioni facciali” e “gesti”. Ma perché funziona così bene anche al telefono? Va
bene, in questo caso si chiama “leggere tra le righe”
Bene, teniamo duro: la comunicazione funziona relativamente bene anche se non lo
sospetteresti durante l’ascolto.
C’è qualcos’altro che ho visto qualche volta e che mi fa sorridere: tutti vogliono avere
la stessa maglietta, gli stessi pantaloni o lo stesso caffè da sorseggiare. E per avere
l’oggetto del desiderio e sono disposti anche a fare cose estreme nonost ante ci siano
mila altre magliette, mila altri pantaloni e mila altri caffè da sorseggi. Questo si
chiama moda o pressione dei pari. Quando tutti sono soddisfatti, sopravvivono o
quando si può pensare che tutti sopravviveranno si chiama “dinamiche di gruppo”.
Le persone in un gruppo, con le loro compulsioni e dinamiche, sono un fenomeno.
Anche per questo si può parlare di massa delle persone se parliamo delle persone
definite normali. Se uno è entusiasta di qualcosa e sa come condividere l’entusiasmo,
in meno di tre giorni e ci saranno tante persone entusiaste della stessa cosa. Lo stesso
può succedere con affermazioni che, se analizzate scientificamente, sono sciocchezze.
Lo dico anche se solito affermo che: Scienza è l’errore aggiornato.
È affascinante che questo modo di dire appartenga alle persone che sono parte dalla
massa, e che non è sia facile influenzare il loro comportamento con la scienza. In
questo caso il discorso sulla scienza non è così rilevante, quel che è rilevante è sapere
che la normalità è molto lontana dal pensiero chiaro e logico: la normalità è spesso
vissuta senza riflessione.
Diciamo cosi le persone si definiscono normali si sono sviluppate tra dinamiche,
compulsioni, sbadataggine, ignoranza comprensione e perfino telepatia. Evadere/
Eccedere? Per lo più senza scopo, perché mancano alternative di pensiero e di
percezione. E attirare l’attenzione? Occasionalmente possibile, ma spesso in senso
negativo. Se ignori le dinamiche di gruppo e molte persone fanno – quello che fanno
senza preoccuparsi degli altri.
Che vuol dire essere diverso?
Che vuol dire essere diverso dipende da tanti punti. Un punto è se le altre persone
possono vedere l’alterità o se questa non è visibile. Se l’alterità è visibile tante
guardano a questa persona come a un animale nello zoo. In questo caso ricevere un
aiuto è raro, e anche attenzione positiva.
Ma che cosa succede se non si può vedere l’alterità o se non è visibile da subito? La
maggiore parte delle persone pensa nel primo momento di conoscenza che si è parte
della massa delle persone e che si abbiano le capacità e la conoscenza normale.
Questo è esattamente dove la situazione diventa interessante.
È interessante perché ecco che arriva un orizzonte di aspettative che le persone che
sono diverse non possono soddisfare, senza che l’interlocutore possa vederlo o
spiegarlo. Se sei diverso in modo normale o se non è evidente non c’è un problema.
Ma se l’alterità diventa cospicua e l’altra persona non sa niente dell’alterità essere
diverso diventa divertente. Adesso dipende dall’ altra persona e dal suo
comportamento, come sempre quando si incontra una persona che è diversa. Spesso
però c’è un effetto sorpresa, perché l’alterità non sempre è visibile e questo può essere
troppo. In una situazione come quella che ho descritto le reazioni possono essere
molto diverse, dipende dal temperamento dell’altra persona, e possono essere anche
nocive.
Ma che cosa succede in una situazione così? Forse è necessario spiegare che cosa
succede se una persona della massa incontra una persona che è diversa. Il diverso sa
della sua alterità oppure non lo sa, a seconda di questo il diverso si comporta con
disinvoltura o cautela di fronte alla persona normale. La persona normale può vederlo
un po’ più da vicino. La causa spesso è che la maggior parte delle persone normali
hanno un’idea chiara di come deve funzionare una situazione, e se non funziona così è
difficile per loro cambiare mentalità e sperimentare qualcosa di nuovo. Tante persone
normali non hanno molte esperienze con i diversi e non hanno il coraggio di
comportarsi in modo diverso in quel momento. Se riesce a vedere l’alterità in questa
situazione, nel migliore dei casi la persona viene ignorata o fissata.
Ma che cosa vuol dire essere diverso? Alla fine, quello che si può capire dopo la
spiegazione precedente in questo testo. Dipende se gli altri conoscono come si
comportano con persone che sono diverse. Rifiuto, sguardi divertiti, commenti stupidi,
ignoranza e incomprensione sono ordinari. Spiegare a un’altra persona come si può o
ci si deve comportare con persone diverse o che cosa vuole dire essere diverso non è
facile e spesso non è abbastanza preciso. Spesso queste spiegazioni sono anormali per
le persone e quindi le tollerano a fatica. Così anche le persone che di solito non hanno
problemi con persone che sono diverse possono creare problemi se non capiscono una
persona che è diversa. In questo caso rifiuto, commenti stupidi e ignoranza sono rari,
ma più spesso tengono sotto una campana di vetro, vogliono decidere al loro posto o
non ammettono i loro limiti di comprensione. Tutte e due: ignoranza e incomprensione
sono motivi per evitare le persone. È un effetto collaterale che l’ignoranza e in qualche
situazione anche l’incomprensione possano causare danni psicologici. Ma le persone
cambiano e così forse è una questione di tempo prima che una persona diventi
simpatica o antipatica.
Oltre alla domanda prioritaria di qui abbiamo parlato fino ad adesso, di chi ci si può
fidare e con chi si può essere in contatto per un periodo di tempo lungo o chi meglio
lasciare. Sono tutte domande molto diverse.
Una delle domande è: come faccio a trovare la mia strada in questo mondo? Che cosa
devo fare in questo o quel caso? In generale ci sono risposte logiche per queste
domande, soprattutto se fai le domande più specifiche. Puoi darti queste risposte
logiche anche se sei diverso e ragioni a mente lucida. In questo caso non è necessario
che ognuno pensi che sei a mente lucida – questo è un obiettivo troppo alto per molti.
Ma le risposte non sono giuste in ogni situazione perché dipende dalle piccole cose
che sono importanti per decidere come reagire. Queste piccole cose importanti non
sono distinguibili per una persona che non fa parte delle grandi masse delle persone.
Ma queste cose decidono se uno può fare una cosa o no.
Una cosa che è molto interessante per me è il fatto che ci sono tante cose che
succedono e che non si possono spiegare, e senza che uno sappia che cosa succede. Le
persone delle masse si comportano per qualsiasi cosa come se questo avvenimento
sconosciuto fosse il più normale del mondo. In questo caso penso che le persone non
capiscano che cosa è successo, ma hanno la possibilità di ignorarlo o vivono molto
facilmente con questo fatto perché è un’abitudine ed è normale. Se chiedi
innocentemente che cosa sta succedendo le risposte utili sono molto rare. Le risposte
più spesso sono: „non lo so“, „non ne ho idea”, “è spesso cosi” o la risposta più
popolare: “è normale”. Ma ci sono anche risposte che si possono capire in un modo
che ha brutte conseguenze se hai capito in modo giusto. Per esempio la risposta: „di
cosa stai parlando?“. va bene, questa è una domanda, ma non cambia niente al fatto
che può essere fatale. In caso di domande come queste devi pensare che la persona che
chiede non ha capito che cosa succedendo … ok, ho capito che tante persone non
registrano bene che cosa dicono e che cosa fanno.
Se prendi alla lettera le frasi di tutti i giorni, come “ora ho perso il filo” e reagisci
adeguatamente le altre persone ti guardano confuse. Dopo ci sono due possibilità di
come potrebbe andare avanti la situazione: la prima è più innocua, l’altra persona ride
per dire va bene ho capito la reazione. Per te stesso questa è una forte reazione in
ritardo e fa ridere. La seconda possibilità mostra che l’altra persona non sa proprio
cosa ha detto, perché quella persona pensa come le masse e non pensa alle parole.
Parlo delle reazioni come: „che sta succedendo? “o „Perché fai/dici questo?”, per
rispondere devi spiegare che cosa aveva detto e poi capire che non ha senso
spiegarglielo.
Se sei una persona che è diversa devi parlare non solo la tua madrelingua e una lingua
straniera, tutte e due le hai studiate a scuola ed è documentato nella pagella scolastica,
di questo puoi vantarti in qualche situazione. Ma devi parlare anche la lingua delle
masse e pure i dialetti dei diversi gruppi. Questa lingua non diventa più facile se
manca la comprensione di base per il comportamento delle masse e anche l’intuizione
del comportamento giusto – non sempre desiderabile.
Per dirlo in una frase: Essere diverso vuol dire fare attenzione ad avere la fortuna di
incontrare persone giuste, situazioni illogiche e spesso temibili sono normali e bisogno
parlare e capire molto bene lingue straniere– e molte di queste non sono lingue
ufficiali.
A consequenza di questo si è vigili e si a un sentimento dell’incertezza e di
disperazione se non puoi comprare un pezzettino di formaggio al bancone, anche se
hai osservato le altre persone e sei un attore molto buono.
Va bene, l’esempio con il formaggio è un po’ eccessivo ma anche comprare il
formaggio può causare problemi che le persone che sono parte delle masse non
possono immaginare.
La causa per cui le persone normali vogliono essere diverse
Perché le persone normali vogliono essere diverse? Anche se non lo capisco bene, ci
sono buone ragioni per distinguersi dalla massa. Le ragioni diventano chiare
facilmente se pensi a che cosa devi fare per essere parte della massa.
Inizio a questo punto da dove ho iniziato prima. Se hai la preoccupazione di essere
chiamato anormale o non più normale, non puoi sperare che questa preoccupazione sia
presa sul serio.
Se sei parte della massa è molto facile avere un altro problema: Essere uno dei tanti in
una situazione. In questo momento sembra che quando vuoi fare qualcosa ci sono
sempre dieci o più persone che vogliono fare lo stesso, e se sei sfortunato tante
persone vogliono la stessa cosa. Quando si tratta di un partner, spesso la persona più
desiderata decide chi prendere e chi no. Ma di sicuro la decisione è sbagliata agli
occhi di chi non è stato selezionato. Se parliamo di vestiti c’è una difficoltà in più: la
stoffa non è su misura per una persona ma si annida intorno ad ogni corpo che la
indossa. In questo caso ci sono fatti diversi che decidono al posto tuo, per esempio la
borsa, il tempo o le gomitate. Nell’ultimo caso devi preoccuparti che i lividi siano
sotto i vestiti, perché non è bello avere i lividi se sei parte della massa
È chiaro che la maggior parte delle persone voglia uscire dalla follia, evitare la
battaglia per i pochi prodotti e uscire da una folla travolgente con lo stesso obiettivo.
Ma come? C’è solo un ragazzo carino e lui ama solo le ragazze che sono vestite alla
moda. (esiste lo stesso nel caso opposto) e la moda resta la stessa per ognuno. Così se
voglio compiacere questo ragazzo devo fare i conti con le altre ragazze. È l’arte di
incontrare il gusto del ragazzo così bene che le altre ragazze non hanno
un’opportunità. Se le altre caratteristiche sono giuste: se hai i capelli del colore errato
o la dimensione del busto sbagliata, la battaglia non serve a niente.
La maggior parte delle persone hanno il problema di stare nell’ambito del presente che
la massa accetta, e così i limiti di offerte superate sono vicini e prevedibili. Nella
maggior parte dei casi una cosa anormale o non più normale ha superato il segno, e
chi vuole un ragazzo /una ragazza che è anormale o non più normale?
Il punto non è chi ti guarda ma più che ci sia qualcuno che ti guardi, non c’è un
problema con qualcosa di anormale – dal punto di vista dello styling/ apparenza, ma
nel fatto del comportamento è meglio fare attenzione. Ci sono tanti che vogliono
spiccare per il loro comportamento positivo. In questo caso è semplicemente stupido
che il comportamento negativo sia più facile, e le persone interessanti reagiscono
meglio al comportamento negativo.
Per una persona della massa è difficile uscire dalla massa perché il suo pensare e
percepire è progettato per la massa. La conseguenza è che le persone della massa
definiscono i loro obiettivi così che devono far parte della massa per raggiungerli. Ma
anche esagerare con la normalità non è più chiamato normale, e questo non solo dalla
concorrenza. D’altra parte, ci sono tante persone che sono molto vicine al limite
massimo della normalità e ciò deve dipendere anche da fattori che non influenzare.
Un altro bell’esempio e uno dei miei argomenti preferiti è la lingua e la
comunicazione ad essa associata. Per la maggiore parte delle persone della massa la
lingua non è altro che lo strumento usato per crittografare un’informazione.
Ricordiamo l’esempio di parlare l’uno coll’altro. L’informazione vera non è quella
detta e le parole sono quasi tutte le stesse, la cosa principale è che si possa sentire
qualche parola. Perché è un‘abitudine e gli altri sono distratti o qualcosa del genere.
Ma l’esempio della lingua ci può mostrare quanto è difficile uscire dalla massa. Solo
per far capire a una persona della massa che se prendi parola per parola la frase “mi
sparerò” vuol dire che un altro dovrà pulire tutto, non è facile. Lo stesso, se vuoi far
capire a una persona della massa che c’è un problema se nessuno “perde il filo”
perché ci sono davvero troppi fili – non è facile da capire. Perché non è chiaro che
puoi immaginare i fili in senso figurato, e che non vuol solo dire che può capire di
cosa parliamo.
Per riassumere tutto: le persone della massa vogliono essere diverse per spiccare e non
affondare. Ma è difficile perché la libertà è limitata dall’educazione, la percezione,
l’ambiente ect. . dall’altra parte devi distinguerti avere successo e per raggiungere il
tuo obiettivo o per non essere intercambiabile.
Sento che devo definire che cosa sia essere diverso. Tante persone della massa
vogliono distinguersi, desiderano essere riconosciute come individui e non essere
simili alle altre persone. Ma loro stanno nell’ambito del sistema di base, la base della
loro modelli di comportamento è preservata.
Il tutto ha due esiti:
Il primo esito è molto facile: la loro percezione e il loro pensiero non li lasciano uscire
dalla massa, loro restano una parte della massa perché si comportano così che la
massa possa accettarli.
Il secondo esito non è più difficile, le persone della massa non possono andare oltre i
confini e devono seguire i lenti movimenti della massa. Che la massa vada nella
direzione giusta o nella direzione auspicabile, non è detto. Perché uno possa
influenzare la massa deve riflettere e sapere come farlo. Questa modalità di co-
determinazione è troppo stressante e complicata per tante persone.
Per me è difficile immaginare che tutte le persone della massa siano contente e
d’accordo di fare tutte le cose che le dinamiche di gruppo e le pressioni dei pari
vogliono. Anche questo può essere una causa del perché le persone della massa
vogliano essere diverse. Non so se le persone della massa pensano a questo, anche qui
è necessaria una riflessione che probabilmente per molti è eccessiva.
Quando ero una adolescente trovavo strano che tante persone partecipassero all’ultima
moda senza assicurarsi che si adattasse a loro o no. Ho sentito frasi come „non mi
piace questa moda!“ ma non ho visto conseguenze: tutti hanno continuato a seguire
l’ultima moda e sperando che la moda cambiasse in un modo che piace di più. La
pressione qui era maggiore del dispiacere? O non era chiaro quale leva dovevi tirare
per uscire da lì? Oppure il dispiacere era un effetto collaterale innocuo e solo una parte
del viaggio verso l’obiettivo reale?
Non lo so, ma è chiaro che solo pochi nella massa sono contenti con l’ultima moda, ci
sono diverse cause per questo ma il fatto che non cambi niente di mostra che non ci
sono tante soluzioni o che alle persone piace il piagnucolio.
La causa per cui le persone diverse vogliono essere normali.
Ora la domanda più importante: la causa per cui le persone diverse vogliono essere
normali? Molto facile l’idea che si possa avere una vita senza aumento del rifiuto,
senza imparare costantemente le lingue che in realtà dovresti conoscere e senza
distinguerti in continuazione o essere visto come un’eccezione. Per le persone estranee
alla massa, è il paradiso in terra. Per raggiungere questo obiettivo, qui puoi vedere due
possibilità.
La prima possibilità è provare a cambiare la massa così che la massa si comporti come
te. Le persone che usano questa possibilità sono molto spesso in psichiatria o in
prigione.
Anche la seconda possibilità non permette a queste persone di anche adattarsi alla
massa. Non importa quanto bene ci si adatti, si resta una persona diversa. Anche se il
cervello è in grado di apprendere per tutta la vita, una ricostruzione completa non è
possibile e neanche auspicabile se guarda meglio. E anche questa possibilità può fare
in modo che le persone siano più spesso in psichiatria, ma siano raramente in prigione.
I nomi delle masse per le diverse varianti del tentativo di far parte delle masse sono
entusiasmanti. Nel primo caso si usano spesso parole come queste: Egoista, criminale
fino al punto di essere un criminale serio, uno psicopatico o, se fai politica, un
dittatore. Nel secondo caso le parole sembrano in qualche modo mancare. Ma ci sono
varianti isolate, che provano a descrivere questa variante. Qui le persone sono spesso
viste come eccessivamente adattate, ansiose, estranee, strane e insicure, ma questo qui
non basta per descrivere il loro lavoro. Il secondo caso ha un vantaggio: non tutti gli
uomini sentono l’alterità. Ma anche questo vantaggio ha uno svantaggio: è bene
ricordare che c’è chi nota e accetta che sei diverso e chi no. Altrimenti, la
conversazione con una o due persone consiste principalmente nello spiegare cosa c’è
di diverso in te e perché, e perché semplicemente non cambi qualcosa.
Tutte e due varianti hanno qualcosa in comune: devi essere sicuro di te stesso. Nella
prima variante ciò avviene quasi automaticamente anche se queste persone lottano
molto contro l’insicurezza. Nella seconda variante dovete spesso lottare per la vostra
autostima, il che non è proprio facile perché spesso vi rendete conto di essere diversi.
Ma la confusione causata dal fatto che ci sono persone che ti descrivono come del
tutto normale, e tuttavia in qualche modo ti senti diverso e ricevi questa sensazione
dagli altri, rende anche la questione della fiducia in se stessi non facile
Tuttavia, è anche vero che non vuoi necessariamente eliminare completamente la tua
diversità. Perché come ho detto, normale non significa desiderabile. Le persone che la
pensano diversamente spesso riconoscono ciò che non è desiderabile nel
comportamento del pubblico in generale e che porta anche a problemi; forse
riconoscono anche come le cose desiderabili dovrebbero essere. C’è quindi la volontà
di adattarsi e di essere considerati normali, ma c’è anche una certa resistenza, proprio
nel momento in cui la persona diversa si rende conto che la normalità è in realtà
controproducente o sembra del tutto inutile.
Ma il desiderio di appartenenza non si affievolisce nonostante la consapevolezza che
non tutto ciò che è normale è desiderabile. Perché le esperienze negative della vita da
outsider spesso sembrano più gravi dei problemi che ti aspettano se sei considerato
normale.
Cosa impariamo da questo?
Allora cosa ci dice tutto questo? Molto semplicemente, alla fine, pochissime persone
sono soddisfatte di cosa sono e dove si trovano nella società. Ma pochissime persone
sono disposte o capaci di cambiare la situazione. Le persone diverse si rendono conto
che vogliono essere normali e le persone normali si rendono conto che vogliono essere
anormali e questo è esattamente ciò che tutti hanno in comune: vogliono essere diversi
da come sono adesso. I cambiamenti sono possibili, ma un edificio completamente
nuovo non funziona, non solo per ragioni tecniche ma anche semplicemente perché
non aiuterebbe. Perché chi è soddisfatto di ciò che immagina? E se non è il tuo status,
il tuo aspetto, il tuo comportamento, allora sono solo gli altri che non sono come
vorresti che fossero. A volte penso che sarebbe piuttosto noioso.
Ma è anche affascinante il fatto che non puoi diventare normale perché vuoi essere
normale e sei normale solo se non vuoi essere normale. O in altre parole, per diventare
normale devi evitare di essere normale e quindi diventare normale. Ma c'è un
problema: se, ad esempio, voglio scappare da un mostro, sono ben lungi dallo
scappare da un mostro quando inizio a correre. Ciò significa che devo prima cercare
un mostro per poter scappare da esso, solo che allora non fuggo dal mostro ma
piuttosto verso di esso e lo faccio in modo molto cosciente. In breve, devo prima fare
l’esatto contrario di quello che realmente voglio fare, per poi poter fare quello che
voglio fare. Nell'esempio del mostro, ciò è semplice in quanto dovresti semplicemente
definire cos'è un mostro e poi cercarlo per scappare da esso. Quando si tratta di essere
normali è più difficile; tutto ciò che non è fino alla linea di traguardo tutto può essere
considerato normale. In altre parole, ognuno è normale così come è, a modo suo e solo
le grandi masse appartengono al grande pubblico, e non so se dall'esterno si possa
davvero vedere dentro. Forse sarai accettato dalle masse solo se accetti fin dall’inizio
che la normalità non è necessariamente desiderabile e, nonostante questa
consapevolezza, rimani fedele alla normalità se hai le capacità per farlo.
Se me lo chiedeste, direi che esiste una soluzione molto semplice a questo problema:
se fai esattamente ciò che è sempre stato permesso alle masse, chiami normale tutto
ciò che fai sempre e quindi fai anche quello di cui un’ampia massa di persone direbbe:
“Non è più normale!”, almeno non ci sarebbero anomalie e allora forse potremmo
iniziare a pensare a cosa è desiderabile e cosa lo è meno.
Ma questa teoria ha anche un avvertimento: se non ci fosse più alcuna anomalia, non
avremmo più bisogno di medicine che cerchino di trasformare l’anomalia in
normalità. E questo a volte sarebbe pericoloso per la vita.
Forse è solo che devi esprimerti diversamente, perché alla fine tutti hanno lo stesso
obiettivo: non essere quello che sono adesso. E questo è probabilmente normale,
anche se non auspicabile. E in quale direzione vuoi cambiare penso che non abbia
importanza, perché i cosiddetti normali dovrebbero effettivamente incontrarsi con i
cosiddetti anormali nel mezzo o qualcosa del genere.
Questo per quanto riguarda la teoria.
Nella maggior parte dei casi accade che laddove gli anormali vogliono entrare nella
normalità quelli normali non vogliono uscirne. Quindi colpire nel mezzo difficilmente
sarà possibile.